
Montresor, il metodo Charmat e le fasi di spumantizzazione
Fino alla fine del 1800, il Metodo Classico era l’unico utilizzato per la produzione di vini spumanti. Nel 1895 Federico Martinotti ideò un metodo di produzione caratterizzato da costi più contenuti e tempi di produzione molto più brevi. Questo metodo venne poi migliorato e brevettato dal francese Eugéne Charmat 15 anni dopo, e oggi grazie a lui è conosciuto nel mondo come Metodo Charmat.
Metodo Charmat: ideale per gli spumanti
Il Metodo Charmat implica la fermentazione in massa del vino base in contenitori in acciaio inox sotto pressione (autoclavi) a temperatura controllata. Questo metodo si presta particolarmente all’ottenimento di spumanti freschi e profumati. Questo metodo di spumantizzazione tende a valorizzare gli aromi primari e secondari piuttosto che i profumi terziari e di lievito tipici degli spumanti ottenuti col Metodo Classico.
Metodo Charmat – Caratteristiche
Di seguito riassumiamo brevemente le caratteristiche principali che contraddistinguono il Metodo Charmat da tutti gli altri metodi di produzione di vini spumanti:
- la seconda fermentazione ha luogo in un grande recipiente chiamato autoclave;
- più breve ed economico rispetto agli altri metodi;
- dà vita a prodotti limpidi e di facile beva;
- impatta poco sui profumi varietali dei vitigni – motivo per cui viene spesso utilizzato sui vitigni aromatici o semi-aromatici che sono ricchi di profumi primari.
Metodo Classico e Metodo Charmat: quali sono le differenze?
Per la produzione delle bollicine vengono usati due metodi: il Metodo Classico e il Metodo Charmat. Analizziamo le loro differenze e mettiamoli a confronto.
- Metodo Classico: con questo metodo la seconda fermentazione avviene direttamente in bottiglia, dove il vino effettua la spumantizzazione riposando in posizione orizzontale per una durata media di 24/36 mesi. Successivamente, ogni bottiglia viene ruotata di 1/8 e leggermente inclinata; quando poi la bottiglia raggiuge una posizione verticale, il collo viene congelato con appositi macchinari. Si procede poi con la sboccatura, il dosaggio e il tappaggio definitivo.
- Metodo Charmat: i vini prodotti con questo metodo nascono da vini bianchi fermi. Come già detto in precedenza, questi vini subiscono una seconda fermentazione in autoclavi di acciaio, a temperatura e pressione controllate, con l’aggiunta di lieviti e zucchero. Durante questa fase, che dura da 30 giorni a 6 mesi, i lieviti “mangiano” gli zuccheri e li trasformano in alcol e anidride carbonica, dando vita alle caratteristiche bollicine. Nel Metodo Charmat, la spumantizzazione si completa in bottiglia e quindi i vini, una volta imbottigliati, sono pronti per essere bevuti.
Da qui si capisce come il Metodo Classico sia più lungo, costoso e complesso rispetto al Metodo Charmat. Il Metodo Classico dà vita a vini più strutturati e corposi, con note più ricche prevalentemente legate al lievito e un perlage più fine e persistente.
Come si produce uno spumante con il Metodo Charmat?
Per produrre uno spumante con il Metodo Charmat, si può partire da una cuvée di vini base, che viene introdotta all’interno di autoclavi in acciaio inox dove si avvia una fermentazione rapida della durata di almeno 30 giorni e che può arrivare fino ad 80 giorni.
Il diverso periodo di permanenza sui lieviti prima della loro separazione, dà vita a due tipologie distinte di Metodo Charmat:
- Charmat corto, la cui durata di permanenza del vino con i lieviti è di 20-40 giorni;
- Charmat lungo, la cui durata è di 9-15 mesi.
Metodo Charmat: quali sono le fasi di spumantizzazione?
La maggior parte delle fasi della spumantizzazione con il Metodo Charmat avviene in condizioni isobariche per non disperdere l’anidride carbonica. I passaggi sono:
- fermentazione e/o assemblaggio vini base
- aggiunta di zuccheri, sali minerali e lieviti selezionati
- presa di spuma
- travaso e filtrazione in condizioni isobariche
- refrigerazione
- filtrazione
- imbottigliamento isobarico
- confezionamento
Cantina Giacomo Montresor e il Metodo Charmat
Noi della Cantina Giacomo Montresor – cantina vini di Verona – vantiamo una lunga tradizione nella spumantizzazione. Nel corso degli anni la nostra tecnica si è affinata portando a definire il ‘Metodo Charmat Lungo Montresor’, che permette alle uve di Pinot Nero, di Chardonnay e di Glera di esprimersi totalmente nelle loro note aromatiche, nei colori e nei profumi intensi e suadenti, mantenendo una bevibilità piacevole e una persistenza delle bollicine per 24 ore dopo l’apertura della bottiglia.
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